Trattamenti conservativi
Cosa sono i trattamenti conservativi
Non sempre è necessario arrivare subito alla chirurgia. Nei pazienti con artrosi iniziale o moderata di anca e ginocchio, è possibile ridurre il dolore e rallentare l’evoluzione della malattia con terapie non chirurgiche, dette appunto trattamenti conservativi.
Questi approcci permettono di migliorare la mobilità e mantenere una buona qualità di vita, rinviando l’intervento solo a quando diventa davvero indispensabile.
In base alla condizione articolare e allo stile di vita del paziente, è possibile scegliere la strategia più adatta: dalle infiltrazioni articolari che agiscono direttamente sull’articolazione, alla fisioterapia mirata per rinforzare i muscoli e migliorare la stabilità.
Anche semplici modifiche quotidiane, come la riduzione del peso corporeo o la preferenza per attività a basso impatto, possono fare una grande differenza nel ridurre i sintomi e proteggere le articolazioni nel tempo.
Quando sono indicati:
I trattamenti conservativi sono consigliati quando:
il dolore è presente ma ancora gestibile,
l’artrosi non è in fase avanzata,
le radiografie mostrano danni non estesi,
il paziente preferisce provare prima un percorso non chirurgico.
Le principali opzioni:
Infiltrazioni articolari: con acido ialuronico (per lubrificare e ridurre l’attrito).
Fisioterapia mirata: esercizi per rinforzare i muscoli, migliorare stabilità ed equilibrio, ridurre la rigidità articolare.
Stile di vita e prevenzione: attività a basso impatto come nuoto e cyclette; controllo del peso corporeo per alleggerire il carico sulle articolazioni.
Artroscopia del ginocchio: nei casi selezionati di lesioni meniscali o corpi mobili intra-articolari, per alleviare i sintomi senza ricorrere a una protesi.
Obiettivi:
L’obiettivo principale è ridurre il dolore, mantenere mobilità e posticipare l’intervento chirurgico. Con il giusto approccio, molti pazienti riescono a vivere meglio e più a lungo senza dover ricorrere subito a una protesi.